L'obbiettivo era semplice, percorrere 112,4 Km e und dislivello positivo di 8'952 metri in meno di 28 ore.

L'obbiettivo di per sè era semplice. Abbassare il tempo e battere il record precedentemente stabilito sul percorso della Via Alta Idra, un sentiero alpino, lungo 112,4 chilometri e con un dislivello postitivo di imponenti 8'952 metri e un dislivello negativo di 10'790 metri. Gabriele Sboarina, ultrarunner per eccellenza del nostro team, da anni accarezzava il sogno di sfidare sè stesso, cercando il limite assoluto di mente e corpo, su questo percorso. In precedenza aveva già completato il percorso insieme a Roberto Delorenzi e Matteo Ceresa, in un tempo di 33 ore. Negli anni successivi, pian piano è nato il progetto "BREAK 28", ovvero infrangere il muro delle 28 ore sulla Via Alta Idra. Il progetto era nato anche con l'intento di valorizzare e promuovere il nostro stupendo territorio e grazie al supporto, per questo specifico progetto, di Locarno Ascona, ci stiamo riuscendo e ci riusciremo anche in futuro. La sfida prevedeva che Gabriele percoresse tutta la Via Alta Idra, con il supporto di posti logistici di sussitenza e supportato da diversi "peacer", il quale compito era di dare e tenere alto il ritmo e garantire la sicurezza lungo tutto il tracciato.Tutto questo richiedeva un dispositivo logistico e una coordinazione non da poco. Il team doveva garantire che la sussistenza e i pacer fossero al posto e nell'orario giusto, e questo lungo un percorso di 112,4 km su un sentiero alpino e anche di notte. Inoltre, bisognava garantire anche la discesa a valle dei pacer che avevano fatto la loro tratta. Per garantire ciò, è stato sviluppato un piano logistico e sono state selezionate delle persone scelte, ognuna con un compito ben preciso.

Gabriele Sboarina con Matteo Bergamaschi (Peacer notturno) alle 04:19

Al progetto iniziale si è poi aggiunto un ulteriore progetto importante, ovvero un vero e proprio documentario sull'impresa. Unforgettable World, ditta di spicco nel settore mediatico e nuovo membro ufficiale del team, ha documetato l'intera impresa, dalla A alla Z.

Operatore del team Unforgettable World

La logistica del tentativo di record, sommata a quella del documentario, richiedevano la rielaborazione del concetto logistico. Fù così che per garantire che ognuno fosse al suo posto nel momento giusto (camera team compresi), entrò in scena il mezzo di trasporto in assoluto più flessibile che si possa avere, l'elicottero. Abbiamo potuto optare per questo mezzo anche grazie al fatto che Swiss Helicopter ci ha sostenuti nel progetto sin dall'inizio e sopratutto perchè dal 01 Gennaio 2023 operano i loro voli passeggeri compensando il CO2 e offrendo così, come prima ditta in assoluto, voli CO2 neutrali, per i quali hanno ricevuto anche il premio "Swisstainable".

Swiss Helicopter offre come prima ditta voli CO2 neutrali

Il 7 Luglio 2023 è poi finalmente arrivato il grande momento. Sono le 18:00 e Gabriele è pronto in Val Bedretto al punto di partenza. L'impresa può cominciare! La meteo non è super buona, danno un pò d'acqua che però dovrebbe passare subito. La decisione è dunque presa. Luce verde e giù a fondo il pedale del gas. L'inizio è subito segnato con alcuni problemi, il primo dei quali, come anticipato, è la meteo. La pioggia di quella sera non aveva influsso sulla sicurezza. Aveva però influsso negativo sul passo. Non bastasse la pioggia, il primo pacer ha avuto un problema ad una caviglia e ha dovuto abbandonare Gabriele poco dopo la partenza. Condizioni sicuramente non ideali, ma il morale era comunque alto e l'obiettivo invariato.

Situazione meteo

La notte fù fra i momenti dove la sfida era quasi puramente mentale. Il buio porta con sè difficoltà che spesso, senza esserci mai passati, vengono sottovalutate. Matteo Bergamaschi, oltre a tenere il ritmo alto, cercava di rompere la monotonia sparando una caterba di "baggianate" come solo lui sà fare, utili però a mettere un sorriso sul viso a chiunque in quasi ogni situazione. Senza ombra di dubbio, Matteo ha avuto una parte cruciale in questa impresa e nella tratta notturna.

Diavoli della notte

Poco dopo le 04:00 del mattino, la tratta di Matteo si è conclusa ed era giunto il momento di mettere in gioco dei pacer freschi. Miro Patocchi e Alessio Valsangiacomo hanno accompagnato Gabriele durante tutta la prossima tratta e le prossime ore. Anche se era previsto un netto miglioramento nella meteo, la situazione quella mattina non era per niente diversa dalla sera precedente. La nebbia dominava le vette e di conseguenza anche la temperatura era "piacevolmente" fresca.

La nebbia è stata fedele accompagnatrice per diverso tempo

In ogni punto di ristoro era stata preparata per Gabriele la sussistenza da lui chiesta. Questa era principalmente composta da diversi prodotti Proaction (gel, barrette) e dai famosi cracker Tuc e come liquidi coca cola, acqua e caffè. Chiaramente ogni atleta ha la sua formula magica per la sussistenza in gara. Questa è quella che Gabriele ha elaborato per sè stesso negli anni e gli permette di percorrere distanze anche oltre i 160 Km. Inutile dire che l'alimentazione, con queste distanze, diventa davvero cruciale. Facendo anche solo il minimo errore o non mantenendo gli intervalli giusti nei quali assumere calorie, prima o poi ogni atleta arriva al punto dove è come se staccassero la spina ad un elettrodomestico e il rendimento cala drasticamente. E per quanto strano possa sembrare, ma a volte è davvero difficile mangiare per mantenere l'energia nei parametri ideali. Spesso ci si affida alla sensazione di fame che però, proprio in distanze così lunghe, spesso ci tradisce e ci porta ad aspettare troppo. In alcuni casi può addirittura capitare che, a causa del grande sforzo, subentrino problemi intenstinali e la fame passi del tutto. Per fortuna Gabriele negli anni ha trovato la formula adatta per il suo fisico.
La penultima tratta, Gabriele è stato affiancato da suo fratello, Manuel Sboarina, che lo ha portato a superare le ultime vette fino all'ultimo cambio.

Squarda per la discesa finale fino al centro sportivo di Tenero

La discesa finale è stata accompagnata dai raggi del sole tutto il tempo e lo spirito di squadra era alto. L'obiettivo di infrangere le 28 ore era vicino, ma per niente scontato e bisognava continuare a spingere per potersi portare a casa l'ambito "trofeo".

Fase finale

Dopo 27 ore e 12 minuti, Gabriele taglia il traguardo al centro sportivo di Tenero, portando così a termine l'avventura che ha portato con sè non solo la soddisfazione di aver raggiunto l'obbiettivo ma sopratutto il grande piacere di aver motivato e coinvolto così tante persone, dalle quali sono nate un sacco di nuove amicizie e che hanno portato alla fondazione, all'interno del Pini Mountain Racing Team, del Project X e dei suoi rispettivi atleti.

27 ore e 12 minuti dopo...avventura conclusa

L'intera impresa è stata documentata e ne è stato realizzato uno stupendo documentario che uscirà circa in primavera 2024. Per i più curiosi, a breve ne uscirà il trailer, col quale potrete già assaporare un pò di questa indimenticabile impresa ed avventura. Con il documentario prodotto, abbiamo avviato ufficialmente la collaborazione con Unforgettable World che diventa media team ufficiale del Pini Mountain Racing Team. Insieme vi proporremo ancora tante altre avventure in futuro.

Ringraziamo tutti coloro che in un qualche modo ci hanno sostenuto e/o hanno preso parte a questa avventura.

PINI MOUNTAIN RACING TEAM

Swiss Helicopter
ha scritto
Lunedì, Novembre 13, 2023, 16:30
Grandissimi! Bellissimo progetto! :-)
Eric
ha scritto
Lunedì, Novembre 13, 2023, 16:39
Dove si potrà vedere il documentario?
Alan
ha scritto
Lunedì, Novembre 13, 2023, 21:20
Averne fatto parte mi rende orgoglioso!!! KEEP HAMMERING
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